Nel corso della nostra vita ognuno di noi sperimenta un numero infinito di emozioni che talvolta sono complicate, confuse, e difficili da riconoscere. Quando parliamo di emozioni non possiamo pensare a qualcosa di universale e comune a tutte le persone, quello che per qualcuno viene chiamato gioia potrebbe essere considerato felicità da altri.
Proviamo continuamente differenti gradi di affetto, amore o estasi: ogni emozione ha infatti differenti gradi di intensità e differenti modalità con cui trova una sua manifestazione. Lo stesso discorso è valido per gli stati emotivi che invece hanno luogo in situazioni meno favorevoli, come l’essere pensierosi, tristi, o angosciati. Può succedere poi che le emozioni si fondano insieme, passando da uno stato all’altro in maniera veloce e inaspettata. Spesso non siamo in grado di dare una spiegazione logica e razionale a questi eventi, per cui ne rimaniamo turbati. Robert Plutchik, che per decenni ha studiato le emozioni delle persone, propone un modello che alcuni chiamano il fiore di Plutchink: proprio come una ruota di colori, attribuisce le varie intensità di colore alle variazioni emotive che una persona può sperimentare.
Al centro del fiore vi sono le emozioni più forti, più evidenti, quelle che presentano il maggior grado di intensità, e di conseguenza quelle che riusciamo a riconoscere più facilmente. Proseguendo verso l’esterno le emozioni si fanno più lievi, ma non per questo sono meno presenti o hanno meno influenza nel modo in cui reagiamo alle situazioni che ci circondano.
Plutchik definisce l’emozione come una complessa catena di eventi che trova quattro aree di polarità:
- gioia – tristezza
- fiducia – disprezzo
- rabbia – paura
- sorpresa – anticipazione
Se siamo in grado di riconoscere e dare un nome al sentimento che proviamo, allo stato d’animo che stiamo vivendo, possiamo riuscire a capire meglio perché in determinate situazioni ci comportiamo o reagiamo in un certo modo. Il segreto che dobbiamo tenere a mente, quando parliamo di emozioni, è quello di riuscire ad accettarle così come sono, riconoscerle e imparare a capire come si manifestano dentro di noi.